Ciao Amici! Oggi vi parlo di una collaborazione che ho accettato molto volentieri e se vi dico con chi penserete subito “Noooo, lo voglio anch’io!”. Ebbene, oggi vi parlo del robot aspirapolvere Roomba e5. Sì, quello che va in giro da solo e che pulisce i pavimenti di casa mentre voi…beh…voi fate quello che preferite! Per esempio, oggi Pinta ed io ne approfitteremo per fare una passeggiata ancora più lunga!
Abbiamo quindi accolto in famiglia il Roomba, ribattezzato in casa D3BO, come il simpatico droide di Star Wars (vi ricordo che la sottoscritta ha deciso di chiamare la seconda figlia Leila!).
Ero molto curiosa di osservare il comportamento di Pinta nei confronti del nuovo arrivato: si sarebbe rivelata tecnofobica, con lo stesso timore nei confronti della tecnologia che hanno i nonni nei confronti di uno smartphone? Avrebbe provato a farlo fuori in un agguato? Oppure lo avrebbe accettato senza problemi?
La domanda non è scontata, in quanto la paura più diffusa tra i cani è proprio quella dell’aspirapolvere. Il motivo principale è essenzialmente il forte rumore che infastidisce e preoccupa i cani.
Ma i cani hanno paura del Roomba?
In rete girano video molto divertenti di gatti seduti comodamente sul robot in azione: come dei veri Signori troneggiano e pattugliano la casa con lo sguardo di chi ha capito tutto dalla vita.
I cani invece sono per lo più incuriositi, soprattutto all’inizio: seguono il robot, lo annusano, lo studiano, provano ad abbaiargli per vedere la sua reazione, lo invitano a giocare, poi vedono che il robot sta molto sulle sue e lo lasciano fare il suo lavoro in pace.
Ci sono anche cani che possono rivelarsi all’inizio un po’ intimoriti: si allontanano dal robot senza perderlo di vista, si nascondono dietro un angolo ma lo sorvegliano con la coda dell’occhio, tipo “tu non mi vedi ma io sì”. Una volta capito però che il robot si fa i suoi giretti senza disturbare nessuno si rilassano a cuccia e tirano un sospiro si sollievo.
A qualche cane potrà magari scattare all’inizio un po’ di istinto predatorio, ma si rendono conto in fretta che non è esattamente come catturare una lucertola e quindi anche in questo caso, dopo un primo momento, l’eccitazione passa e il procurato allarme anche.
E poi, ci sono anche cani che si lasciano spazzolare e massaggiare tutto il corpo senza fare una piega, anzi a quanto pare hanno imparato a sfruttare delle funzionalità nascoste del robottino.
E noi cosa possiamo fare per facilitare al cane la conoscenza del Roomba?
Sicuramente mostrarci tranquilli e sereni, avvicinarci al robot in azione, toccarlo e far vedere al nostro cane che non c’è nulla da temere.
Ora vi dico quale è stata la reazione di Pinta: all’inizio lo ha seguito con curiosità, annusandolo e guardandomi perplessa. Poi ha visto che io mi sedevo sul divano mentre lui gironzolava per casa e si è sdraiata di fianco a me, come pensando “se non sei preoccupata tu, non lo sono nemmeno io”. Quando si è avvicinato alla zona ciotola si è degnata di alzarsi e andare a controllare, ma quando ha capito che il robot non le rubava la pappa e non andava a riposarsi nella sua cuccia, si è rilassata del tutto.
Il grosso vantaggio è inoltre che si tratta un aspirapolvere discreto e abbastanza silenzioso, quindi gli animali di casa non sono disturbati da rumori fastidiosi e si abituano presto alla nuova inoffensiva presenza.
I cani perdono il pelo, si sa, e i gatti, pur essendo compagni di vita di taglia ridotta, ne perdono altrettanto! Non rinunceremmo mai a loro per questo: avere al nostro fianco un amico che ci aiuta a stare bene fisicamente e psicologicamente non ha prezzo e accettiamo volentieri questo piccolo disagio. Accarezzare il morbido mantello dei nostri amici ci aiuta a rilassarci e allontana lo stress, ma trovarci la casa invasa costantemente dai peli…ecco, un pochino di stress invece lo genera! Inoltre non possiamo impedire ai nostri beniamini di divertirsi nelle pozzanghere, di correre sulla terra umida e di portarsela quindi in casa. Certo, una pulita alle zampe prima di entrare ci sta, ma di sicuro un po’ di terra e di residui di…boh…qualunque cosa, entreranno nella nostra dimora. E’ vero che ci si fa gli anticorpi, ma si può fare a meno di avere i pavimenti ricoperti da una polverina di provenienza e composizione indefinita.
Ora per esempio mi sono dedicata a scrivervi questo articolo, mentre Pinta sonnecchia pigramente e il buon D3BO ha finito da un pezzo il suo lavoro.
Post in collaborazione con iRobot
