Il 14 Novembre è stata la Giornata Mondiale Mondiale del Diabete e il mese di Novembre è diventato anche il Mese del diabete del cane e del gatto, un’occasione per diffondere informazioni e creare maggior consapevolezza attorno a questo problema. In occasione di questa ricorrenza ho partecipato all’incontro “La prevenzione del diabete nell’uomo e nei pet”, in cui è stato trattato e approfondito il tema del diabete sia nell’uomo, con particolare attenzione al mondo dell’infanzia, che nei Pet, con lo scopo di prevenire questa malattia e sensibilizzare maggiormente genitori e proprietari.
Si è trattato di un incontro molto tecnico, durante il quale sono stati condivisi i dati di numerosi studi. Ha aperto la giornata il Dottor Salari, Medico chirurgo specialista in pediatria, nutrizionista e divulgatore scientifico, che ha trattato il tema del diabete nei bambini. Il diabete è una malattia cronica caratterizzata da iperglicemia, ovvero l’aumento degli zuccheri (glucosio) nel sangue, a sua volta causato da una carenza oppure da una perdita d’azione (resistenza) dell’insulina nell’organismo umano. L’insulina è un ormone prodotto dal pancreas e svolge un ruolo fondamentale nel mantenimento del normale livello di glicemia nel sangue. Se il pancreas smette di produrre insulina, o se per mantenere il suo effetto ne occorre di più, il glucosio, non più utilizzato dalle cellule, si accumula in circolo e, superata una certa soglia, non essendo più trattenuto dal rene, viene eliminato con le urine (da qui deriva la dicitura di diabete “mellito”, in quanto le urine assumono un carattere “dolce”).
Occorre cercare di captare i segnali che indicano questa patologia e intervenire tempestivamente con le cure più appropriate in modo da gestire la malattia nel modo migliore possibile.
In molti casi, nell’adulto, spesso obeso, il diabete al suo esordio non dà luogo a sintomi particolari e spesso viene scoperto a seguito di un esame del sangue occasionale oppure, in fase più avanzata, per una complicanza, come per esempio un calo della vista, una ferita che non guarisce e si infetta. Nel bambino, invece, il diabete è dovuto alla mancanza di insulina e si manifesta con alcuni sintomi evidenti:
- POLIURIA, aumento della quantità di urine con aumento della frequenza delle minzioni
- POLIDIPSIA, sete eccessiva con aumento dell’assunzione di liquidi
- POLIFAGIA, fame eccessiva con aumento dell’assunzione di cibo
- DIMAGRIMENTO, nonostante la dose aumentata di cibo
- DOLORI ADDOMINALInon riconducibili ad altre patologie
- ASTENIA, stanchezza e spossatezza generale
- ACIDOSI, NAUSEA, VOMITO
Terapia:
- Una delle prime sfide per i pediatri è quella di rassicurare ed “educare la famiglia” alla gestione della malattia in modo da supportareil bambino nel modo più corretto, affinchè abbia una vita normale. E’ importante che la famiglia apprenda il corretto impiego dell’insulina per evitare l’ipoglicemia, ovvero la carenza di zuccheri in circolo e che sottoponga il bambino a controlli periodici
- E’ anche importante avere delle corrette abitudini alimentari. A questo proposito è utile affrontare una consulenza nutrizionaleche proponga un’alimentazione bilanciata, in particolare nella quantità di zuccheri e fibre
- Al fine di contrastare l’obesità infantile è bene promuovere la giusta dose di attività fisica
Forme di Diabete:
- DIABETE MELLITO o DI TIPO 1,di tipo genetico. Tipico dei bambini e caratterizzato da una carenza assoluta di insulina. La malattia si conclama indicativamente tra i 4-5 anni, ma nei casi più precoci anche verso i 3 anni
- DIABETE DI TIPO 2: è particolarmente legato ascorrette abitudini alimentari. E’ tipico dell’età adulta ma in aumento anche nei bambini. Si manifesta dopo i 40 anni soprattutto in caso di sovrappeso e presenta un decorso lento e asintomatico. La persona perde piano piano la capacità di controllare l’equilibrio della sua glicemia
- DIABETE MODY: è unaforma genetica familiare
- DIABETE SECONDARIO:è una malattia che si può presentare in seguito ad altre patologie, come fibrosi cistica o malattie endocrinologiche oppure in seguito a terapia cortisonica cronica
- DIABETE GESTAZIONALE: si tratta di una forma che può comparire nel secondo trimestre di gravidanza: la madre non riesce più a controllare la glicemia. Questo tipo di diabete, che sembra scomparire dopo il parto, può avere conseguenze importanti sul corretto sviluppo del feto
Il Diabete nei Pet
Ha proseguito la conferenza il Professor Fracassi, Professore associato presso il Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie dell’Università di Bologna, che ha spiegato che diabete insorge anche negli animali con sintomi molto simili al diabete umano. Infatti 1 pet su 100 convive col diabete ma molti proprietari non lo sanno e non hanno quindi la possibilità di curarlo.
Riconoscere i sintomi è infatti indispensabile per impostare con il veterinario la cura più adatta e garantire all’animale la vita migliore possibile.
Solitamente la patologia insorge con maggior frequenza in animali di mezza età e anziani e nel cane si è visto che alcune razze sono maggiormente predisposte come: Setter, Barboncino, Labrador, Golden Retriver, e Yorkshire.
Nei cani il diabete è principalmente legato a un fattore genetico e assomiglia quindi al Diabete di Tipo 1 umano, mentre nei gatti prevale quello legato allo stile di vita ed è quindi più simile al Diabete di Tipo 2. I principali fattori di rischio sono: l’età, la sedentarietà, il sovrappeso e l’utilizzo di farmaci.
I segni clinici più comuni di diabete nel cane e nel gatto sono:
- sete intensa (si considera patologico un consumo di acqua nelle 24 ore di oltre 100 ml per Kg di peso)
- urinazione abbondante e frequente
- stanchezza, perdita di peso
- appetito alterato, spesso molto aumentato problemi oculari (cataratta oppure cecità)
- pelo secco e opaco
Una volta osservati questi sintomi è possibile confermare la diagnosi di diabete con dei semplici esami del sangue.Una diagnosi precoce e un’adeguata terapia migliorano la qualità e le aspettative di vita degli animali diabetici.
La gestione del diabete ha ottime probabilità di avere successo se si segue un approccio globale che comprende oltre alla terapia insulinica, la gestione del peso, del regime alimentare e del regolare esercizio fisico dell’animale.
All’inizio può sembrare impegnativo ma una volta che i cani e i gatti diabetici sono stati stabilizzati possono condurre una vita normale e l’impegno richiesto non è così gravoso sia in termini di tempi che di costi.
Terapia:
Il trattamento del diabete viene effettuato con insulina somministrata tramite una siringa “ad hoc” o un apposito dispositivo, in vendita in tutte le farmacie . E’ assolutamente importante evitare l’utilizzo delle siringhe da insulina per uso umano in quanto ci potrebbero essere errori nel calcolo della dose. Il trattamento con insulina è fatto “su misura” dal Veterinario per adattarsi alle esigenze specifiche di ogni paziente diabetico. Il Veterinario stabilirà una dose iniziale di insulina sulla base del peso e del livello di glucosio nel sangue. Importantissimi per la remissione dei sintomi e il miglioramento della qualità della vita sono anche una corretta alimentazione e un’attività fisica adeguata. Per gestire meglio la dieta dell’animale molti veterinari suggeriscono di alimentare l’animale con prodotti studiati appositamente per cani diabetici, in modo da riuscire a bilanciare con precisione le quantità di insulina. Per chi invece opta per una dieta casalinga, occorre pesare con molta precisione gli ingredienti: si suggerisce in questo caso di consultare un veterinario nutrizionista.
Per maggiori informazioni:
http://www.giornatadeldiabete.it trovate tutte le informazioni per conoscere date e luoghi di screening per voi e per i vostri amici a quattro zampe
http://www.mesedeldiabetecanegatto.it/ trovate informazioni sul diabete nel cane e del gatto e su ambulatori e veterinari in tutta Italia specializzati nella cura di questa malattia
L’evento si inseriva nel ciclo di incontri con l’esperto “Il vet lo sa” che ha come obiettivo quello di contrastare la
disinformazione sanitaria che circola online, portando alla diffusione di contenuti di carattere divulgativo corretti sui
temi della salute animale.
Incontro patrocinato da ANMVI (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani) e organizzato grazie al contributo non condizionante di MSD Animal Health